E’ davvero un piacere leggere che c’è chi ha avuto il coraggio di chiudere il 2014 “togliendosi qualche sassolino dalla scarpa” lasciandosi andare a commenti da comune mortale e non da uomo del sistema.
Parliamo di Franco Gattinoni, il presidente dell’AINET – Associazione Italiana Network – che dopo aver commentato il lavoro svolto dall’Antitrust in relazione alle quote d’iscrizione trattenute dai T.O. ai passeggeri diretti in Egitto durante lo sconsiglio (il Garante ha sanzionato i T.O. per oltre un milione di euro n.d.r.), ha lanciato il sasso sulle tasse comprese nel costo dei biglietti aerei.
Sappiamo tutti che oggi, ad un volume di transazioni aeree pari a 1.000, si ha più o meno una sorta di parità tra tariffa e tax, tasse sulle quali non esiste la seppur minima marginalità e per l’incasso delle quali le agenzie di viaggio non percepiscono neppure un solo euro.
Siamo felici che finalmente, all’inizio del 2015, il presidente di AINET si sia reso conto di questa particolare situazione che la distribuzione vive – e sopporta – da sempre, ma non possiamo fare a meno di chiederci che tipo di scarpe calzi Franco Gattinoni, tanto comode da impedirgli di sentire fino ad oggi il fastidio di questo sassolino che si è finalmente tolto.
Se avesse voluto parlarcene, avremmo potuto spiegargli che quel sasso noi ce l’eravamo tolto nel lontanissimo 2003, quasi dodici anni fa, invitando gli Agenti di Viaggio a cessare l’incasso delle tasse aeroportuali e aeree se non ricompensati per il servizio (vedi AUTOTUTELA contro l'incasso delle tax aeroportuali - AUTOTUTELA e le tasse aeroportuali - AUTOTUTELA estende lo stop all'incasso delle tax apt - AUTOTUTELA Ultimi sviluppi su tax aeroportuali) e perciò, oggi, ci vengono spontanee alcune domande: dov’era l’AINET nel 2003? Cosa faceva Franco Gattinoni mentre noi ci vuotavamo le scarpe? Perché nel 2004, quando AINET ha aderito alla FIAVET, le due associazioni – insieme – non hanno fatto nulla per sostenere quella che era una giusta battaglia degli agenti di viaggio?
Attenzione… Ciò che scriviamo potrebbe apparire forse una critica nei confronti dell’AINET, ma vogliamo precisare che in realtà E’ DAVVERO una critica all’associazione dei network, un’associazione che pare aver dimenticato di essere rappresentante degli interessi commerciali degli agenti di viaggio, non di altri soggetti, un’associazione che oggi chiede l’intervento del Garante su una questione vecchia da sempre e contro la quale si era già fatto parecchio più di dieci anni fa. Non da AINET, e non con AINET.
Tra l’altro… Molto coerente chiedere l’aiuto del Garante dopo averne criticato l’operato addirittura in anticipo! Forse AINET non ricorda il tenore del comunicato predisposto da un loro avvocato (molto bravo, tra l’altro…) col quale si sosteneva la validità dei comportamenti dei T.O. proprio sull’Egitto, e proprio quando gli agenti di viaggio erano impegnati in prima linea con i clienti furiosi. Oggi i T.O. sono stati sconfessati e condannati dallo stesso Garante che si invoca …
Bellissimo. Davvero bellissimo. Se quello della remunerazione sull’incasso delle tasse aeree è il primo passo che Franco Gattinoni intende muovere per far sentire la voce degli agenti di viaggio, allora possiamo stare sereni: sarà un 2015 ricchissimo di soddisfazioni!