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IL GRILLO S..PARLANTE

E’ passato solo un mese e mezzo da quando – per gioco… - ipotizzavo la nascita di un mega-polo composto da Alpitour, Costa Crociere, le agenzie Welcome e i network BravoNet e HP Vacanze, ed ecco rincorrersi le voci di un accordo già definito e pronto per essere scodellato sul piatto del mercato già dai primi giorni di settembre…

Se così fosse – il “se” è d’obbligo, anche se pare superfluo… - tutti, e proprio tutti, si ritroverebbero con una bella gatta da pelare. Gli agenti di viaggio potrebbero probabilmente scoprire di contare su due partner / T.O. che, da quel momento in poi e – aggiungo – ragionevolmente, avrebbero tutte le più buone ragioni di questo mondo per concedere a questo network allargato condizioni commerciali uniche e irraggiungibili per il resto del mondo. E sono convinto che un discreto numero di agenzie si troverebbe in leggera difficoltà.

Anche diversi tour operator dovrebbero obbligatoriamente rivedere le loro politiche. Quale agenzia del supergruppo avrebbe interesse a proporre alla clientela competitor che, ovviamente, non sarebbero in grado di uguagliare le condizioni commerciali delle quali potrebbero disporre dai due big? E’ risaputo che, negli ultimi anni, Alpitour è stata prodiga di commissioni, over, riduzioni, offerte: cosa sarebbe se il livello di queste agevolazioni subisse un’impennata a favore delle agenzie della propria rete, magari a discapito delle altre? Come potrebbero – gli altri operatori – competere?

Ma consideriamo anche un altro punto di vista: quello degli agenti di viaggio appartenenti al supergruppo. Quali livelli di fatturato verrebbero loro richiesti? E quali incrementi annuali? Cosa potrebbero rispondere ai propri clienti vogliosi di un determinato prodotto per evitare di perdere la vendita ma, forse, con una sorta d’obbligo a produrre fatturati talmente importanti da dover proporre sempre e quasi solo il prodotto dei propri partner? Non dimentichiamo che Alpitour non è un solo operatore seppure fornito di una programmazione spaziale, ma è un gruppo che racchiude, al proprio interno, altri importanti marchi dell’operating italiano, specializzati in diversi segmenti di clientela.

E davanti a questo scenario, come reagirà quella MSC Crociere che – forse per mettere le mani avanti… - ha già significato il proprio interesse per il gruppo distributivo Blu Vacanza siglando una sorta di “sostegno” a salvaguardia della sua continuità operativa? Intorno all’ipotesi di una MSC capogruppo di una “cordata” di operatori lavorano nomi noti e di tutto rispetto, ma bisognerà vedere innanzitutto se vi sarà sicurezza sul piano della distribuzione. La distribuzione, eterno centro focale del sistema da sempre blandita e, nello stesso tempo, bistrattata.

Vedremo. Intanto altri attori affilano le armi per realizzare proposte forse più modeste ma sicuramente più attente sia agli agenti che ai clienti. Ma questa sarà cosa di poi, per ora vediamo che succederà nei prossimi giorni…

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