Le decisioni comunicate ieri da Luftansa in merito alla prossima applicazione della Distribution Cost Charge, ovvero il supplemento di 16 euro per ogni biglietto emesso tramite GDS, e alla riduzione delle commissioni che passeranno dall’1,0% allo 0,1% vanno, entrambe, in una sola direzione: penalizzare la rete distributiva delle Agenzie di Viaggio.
Sarebbe ingenuo credere che la motivazione del nuovo balzello di ben 16 euro risieda realmente negli alti costi rappresentati dai GDS, anche perché fino a pochi anni fa la stessa Lufthansa era comproprietaria di Amadeus e questi “alti costi” li incassava da tutte le altre compagnie senza trovarli certo esagerati.
Ugualmente ingenuo sarebbe dar credito alla motivazione addotta per “tagliare” ulteriormente le commissioni, ovvero il “minor margine operativo” e l’“erosione dello yield”, scuse neanche tanto buone per picchiare ancora una volta sulla distribuzione tradizionale, visto che se proprio si vuol parlare di "minor margine operativo" i primi a poter parlare sarebbero proprio gli AdV..
L’onere della Distribution Cost Charge peserà in maniera notevole sia sul passeggero che sulle agenzie, ed è inutile che Lufthansa sottolinei che gli stessi biglietti potranno essere acquistati sul sito web del vettore senza alcun sovrapprezzo: sappiamo bene che l’acquisto online farebbe cadere – di fatto – la necessaria comparazione a favore del consumatore e la possibilità di garantire le combinazioni di volo rese possibili dai GDS che interagiscono con tutte le compagnie.
Le Associazioni di Categoria stanno già lavorando sulla questione, e cercheranno di adottare strategie comuni per fronteggiare quella che non si può ritenere una misura necessaria quanto, piuttosto, una scorrettezza ai danni dell’intero mercato.
Crediamo però sia necessario tornare a parlare della c.d. “equa remunerazione” stabilita dal Contratto I.A.T.A., una remunerazione che non si può certamente ritenere “equa” quando misurata nello 0,1% del valore del biglietto al netto delle tasse: non è una “equa remunerazione” ma è una presa per il sedere, ed è ora che le Associazioni – TUTTE le Associazioni – recuperino il senso di ciò che è giusto e agiscano di conseguenza.
Ci auguriamo di non lanciare un appello ai sordi… Ricordiamo che parecchi anni fa ottenemmo una importante vittoria in tal senso, e la stessa vittoria la ottenne un agente di viaggio indipendente che, da solo, agì esattamente come la nostra Associazione, vincendo.
Infine ci sia concesso dire che questa manovra combinata di “taglio e giunta” subito a ridosso della notizia dell’apertura di un procedimento nei confronti di Lufthansa da parte della CE per i fatti legati alla GermanWings, e per le forti somme che la compagnia dovrà sicuramente sborsare, ci pare non essere altro che una raccolta di denaro preventiva, attuata nel più tradizionale stile tedesco: io ordino, tu esegui.
A noi non piace per nulla. A voi?